<<Un caro saluto a chi ci sta ascoltando. Ai microfoni, Maria Chiara Cugusi.
Oggi parleremo di salute mentale e dell’attività importantissima: che viene portata avanti dal Servizio Riabilitazione Psichiatrica dell’ASL di Cagliari. Ospite in studio la dottoressa Irma Dessì. Responsabile del servizio, a cui diamo il benvenuto>>.
<<Buongiorno, grazie>>.
<<Dottoressa, il 24 di settembre, parte un training di problem solving organizzato da questo servizio. Di che cosa si tratta? Attraverso questa iniziativa, andiamo poi a raccontare anche tutto l’impegno che viene portato avanti da questa preziosa realtà>>.
<<Sì, è un training che si terrà nel Centro Diurno Dipartimentale di Selargius. E’ costituito da una tecnica psicologica e riabilitativa, che aiuta le persone a sviluppare strategie efficaci per affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana: difficoltà emotive, cognitive e relazionali, che sono poi un correlato di sintomi, delle malattie psichiatriche, quali le psicosi e i disturbi dell’umore>>.
<<Ricordiamo a chi è rivolto questo Servizio. Parliamo delle persone che sono seguite dai Centri di Salute Mentale. Oltre alle cure farmacologiche, ci sono dei percorsi riabilitativi che si ripercuotono concretamente nella vita comunitaria?>>
<< Sì, nel mio servizio si praticano, le cure riabilitative sanitarie per pazienti psichiatrici in carico ai Centri di Salute Mentale.
Questi pazienti vengono inviati per dei percorsi personalizzati. Hanno come macro obiettivo l’inclusione sociale, il reinserimento nella vita quotidiana, per sviluppare nelle persone il massimo delle autonomie possibili>>.
<< Che cosa si impara attraverso questi corsi? Tra le tante cose, si impara forse anche a chiedere aiuto e interagire? >>.
<< Sì, in questi corsi si migliora la capacità decisionale, riducendo l’ansia e lo stress legati ai problemi quotidiani. I pazienti migliorano il senso di autoefficacia e di autonomia. Questo è molto importante in determinate patologie, così i pazienti hanno degli strumenti, delle strategie anche nelle relazioni. Noi sappiamo che queste patologie hanno un tasso di suicidi alto rispetto alla popolazione generale. La strategia di saper chiedere aiuto è molto importante per prevenire questo tipo di problema>>.
<<Questa iniziativa è una delle tante che voi come Servizio portate avanti. Non solo dentro le strutture, ma anche fuori. È importante parlare di Salute Mentale, anche in chiave comunitaria per superare lo stigma e il pregiudizio>>.
<< È proprio così, perché i progetti riabilitativi comprendono: indicatori e obiettivi misurabili, sanitari, “evidence – based”, che vanno avanti con eventi di comunicazione anti – stigma. Per esempio, la nostra campagna con il tema “Io Centro” è rappresentata da una serie di iniziative in esterno. Di teatro, di reading letterario musicale, che hanno il compito di mandare un messaggio: la centralità della persona, contro lo stigma verso le malattie psichiatriche. Per superare quella che è l’etichetta diagnostica e andare a vedere invece, quella che è la persona, non più la diagnosi.
La campagna “Io Centro” nasce nel Centro Diurno Dipartimentale di salute mentale di Marina Piccola. Un posto bellissimo, uno dei salotti buoni della città. Una volta tanto, la malattia mentale non è relegata a brutti casermoni periferici, ma siamo anche noi dentro il “bello”.
Tanti turisti, tanta gente passa lì, dove noi abbiamo iniziato la nostra attività. Usciamo fuori appunto con reading, manifestazioni teatrali, con tante cose che ci permettono di fare informazione contro lo stigma, per le famiglie. Questo è fondamentale, perché comunica alle famiglie che esistono cure sanitarie, riabilitative, che durano anni, certo, ma che permettono ai propri cari di diventare autonomi in determinati settori>>.
<<Perché, lo ricordiamo, ci sono sempre progetti che partono da un aspetto scientifico, che ovviamente poi viene misurato>>.
<<Colloqui psichiatrici, colloqui psicologici, test e schede che cominciano al tempo T0 (all’inizio del percorso, NdR) per monitorare tutto il percorso del paziente e vedere come egli raggiunge i propri obiettivi>>.
<<Però allo stesso tempo, sono progetti che mirano non solo alla cura in senso stretto, intesa in termini scientifici, ma alla cura relazionale>>.
<<Certo>>.
<< Tra l’altro, per stare in tema comunicazione, avete anche un giornale on line?>>
<< Sì, abbiamo un giornale on line>>.
<<E il titolo non è casuale?>>
<< No, è stato proprio inventato e creato dalla redazione dei pazienti. Si chiama “lasentiquestavoce.it”, che ha una doppia lettura sia sulle voci, le allucinazioni uditive, sia vogliamo far sentire la nostra voce. Spiritoso, carino, con un po’ di umorismo, vuole dire noi ci siamo sempre, siamo qui, leggeteci, siamo capaci di scrivere, siamo capaci di creare dei testi, siamo capaci di scrivere delle poesie e di stare dentro a quella che è la quotidianità, rispetto a quello che succede tutti i giorni>>.
<<Questo è davvero molto importante e poi tante collaborazioni esterne, insomma, anche con i teatri locali>>.
<< Sì, collaborazioni con il CPIA, collaborazioni con le associazioni, abbiamo tante collaborazioni perché i Centri di Salute Mentale, così come sono stati accreditati dalla Regione. Dovrebbero stare lontani dagli stessi Centri di Salute Mentale. Quindi non a sé stanti, al fine di non stigmatizzare i CSM stessi. Devono fare cose molto al di fuori, sul territorio, per l’inclusione>>.
<<E’ importante la rete, con le associazioni e le comunità terapeutiche>>.
<<Comunità terapeutiche, certo, perché noi ci occupiamo anche di residenze psichiatriche che sono, come dire, a tempo, per cui il paziente deve riuscire a reintegrarsi nella società dopo un percorso residenziale>>.
<<Questo è davvero importante e poi, dottoressa, ricordiamo che il 10 ottobre è la giornata mondiale della salute mentale, non so se avete in programma qualcosa in particolare, ma tutto il mese di ottobre è poi di fatto significativo su questo tema>>.
<<Noi il 10 ottobre apriremo i centri: il 9 ottobre il Centro Diurno di Selargius, con un reading letterario e musicale aperto alla popolazione, ai familiari e a tutti gli operatori del settore, e poi il 10 ottobre ci sarà l’apertura alla cittadinanza del Centro Diurno di Marina Piccola>>.
<<Questa è davvero una bell’immagine, l’apertura di questi Centri alla comunità, quindi davvero “l’incontro”, i Centri che diventano luoghi di incontro. Con questa bella immagine ci lasciamo, un grazie di cuore alla dottoressa Irma Dessì per essere stata con noi, davvero grazie>>.
<< Grazie a voi per l’opportunità>>.
<<Grazie, buon lavoro>>.