Il vuoto

 

Non so se a voi è mai capitato di sentirvi vuoti come una bottiglia senza vino.

Che  viaggio strano, questo nostro universo, non si capisce.

A volte il disagio è spirituale e contorce le budella.

Vorreste immaginare qualcosa di diverso?

Che ne so, due tamburi, una chitarra, una canzone che funzioni.

Sorseggio un caffè americano e penso ai buoni e cattivi, alle frecce e alle pistole, alla storia confusa e vuota, un po’ come me e la mia memoria.

Metto su una canzone, cuffie a tutto volume, sigaretta in mano e chi si è visto si è visto.

Why not?

Capita però  che la vita ci presenti delle sorprese, dei momenti felici.

Che ne so visitare una città che non abbiamo mai visto, conoscere persone nuove, fare nuove esperienze. Basta con la malinconia, ci sono momenti di sfortuna ma la ruota gira e ogni tanto c’è una sfida nuova da affrontare.

Desideri da realizzare, sogni da rincorrere, nuove mete da immaginare, contemplare l’azzurro del cielo.

Un guizzo di uno sguardo, una stretta di mano, che dite?

Aiuterebbe no?

A questo punto  viene da chiedersi se il vuoto esiste oppure è un modo come un altro per fuggire dalla realtà.  Eppure spesso percepisco una certa assenza dentro e fuori di me.

Isolation… yes… come il Piccolo Principe… chi se lo ricorda?

Circondato da tante persone e al tempo stesso da nessuno, come ad una di quelle feste dove sei stato invitato ma resti sempre nell’angolino.

Triste!

Come in un ascensore però, si può schiacciare un tasto e risalire, o come in moto, prendere una strada diversa, magari sconosciuta, rischiosa eppure affascinante.

Un viaggio danzante, un ludico scenario mentale, una luce nuova, una musica che ristora… ma sì!

Certamente!

Potrebbe essere così anche per voi.

Trovare tutta la forza in sé stessi e agire con volontà, colmare il vuoto con piccole strategie che possano aiutarci e portarci in salvo, in una terra nuova, ricca da esplorare.

Vedrete! Il gioco vale la candela.