Lunedì 1 aprile una delegazione del Centro Diurno Psichiatrico di Marina Piccola – composta da pazienti e operatori del Servizio Riabilitazione Psichiatrico della ASL Cagliari– è stata accolta presso il Palazzo Bacaredda, sede del Comune di Cagliari, per un incontro istituzionale con il Sindaco Massimo Zedda e l’Assessora alla Salute e Benessere delle Cittadine e dei Cittadini, Anna Puddu.
La visita ha rappresentato un importante momento di dialogo tra un Servizio virtuoso del Sistema Sanitario Regionale e le Istituzioni cittadine.
Durante l’incontro, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le attività svolte nel nostro centro, descrivendo, in particolare, il percorso riabilitativo del laboratorio di fioricoltura. Proprio dai fiori coltivati con cura in questo spazio riabilitativo sono nati e cresciuti in mazzolini che abbiamo voluto donare a ogni consigliera comunale, come gesto simbolico di inclusione e condivisione.
L’incontro è stato caratterizzato da un clima di sincera partecipazione e ascolto: il Sindaco e l’Assessora Puddu hanno espresso apprezzamento e sottolineato quanto sia fondamentale offrire spazi accoglienti, belli e dignitosi per chi affronta percorsi di cura sanitari e manifestato stupore per il lavoro che operatori e pazienti svolgono, con dedizione e impegno, per contribuire all’abbellimento degli spazi del Centro Diurno, anche attraverso il lavoro in altri laboratori, come quello di falegnameria dove si costruiscono gli arredi per il giardino. L’Assessora Puddu ha ribadito l’importanza di garantire attenzione e risorse a realtà come il Centro Diurno di Marina Piccola, che rappresentano presidi fondamentali per il benessere della Comunità e per contrastare lo stigma ancora troppo spesso legato alle tematiche della Salute Mentale.
Per noi, essere accolti in un luogo simbolico come Palazzo Bacaredda è stato un segnale forte di attenzione e inclusione.
Crediamo che iniziative come questa aiutino a costruire una cultura della Salute Mentale più consapevole e solidale. Lasciare un fiore in dono è stato il nostro modo per ringraziare, e per ricordare che anche da percorsi difficili può nascere la bellezza.