<< Il cielo quella mattina non prometteva niente di buono. Era grigio fumo con le nubi gravide di pioggia, l’aria era acre di sudore, questo odore si infilava con violenza nelle narici dando nausea e mal di testa.
La città era sventrata nel suo intimo. Ci stavano portando via, via, ammassati in un treno che non era più un treno ma aveva la parvenza e la violenza di un carro bestiame .
Non sapevo il perché di tutto ciò, stavo male, veramente male e mi scaldava, su quel treno per l’inferno, il fiato delle altre persone, della mia gente, del mio popolo, il popolo Ebraico.
Il negozio di alimentari di proprietà della nostra famiglia era rimasto chiuso, era piccolo ma ubicato in centro e consentiva a mio padre di tirarci su, mantenerci agli studi e mettere qualcosa da parte per il suo e nostro futuro …
Futuro strappato ed estirpato dalle leggi razziali, ma perché? Ma perché?
Ci portano via …
La mia gente, il mio popolo è sempre stato senza terra, senza una terra propria; così sognava di integrarsi in Europa. Infatti in tempi brevi è divenuto una potenza economica che ha generato, sotto la stella di Davide, l’egemonia sociale.
Non che i soldi siano la panacea di tutti i mali e che comportino il rispetto altrui, ma noi, ed i nostri soldi… probabilmente, stavamo cominciando a puzzare, a dare fastidio…>>
Questo è un racconto che noi conosciamo attraverso quella poca gente che è sopravvissuta allo sterminio. Difficile da dimenticare ma grazie alla loro testimonianza possiamo evitare che riaccada. Almeno si spera di non ricadere negli stessi errori. Si sa che il potere scatena l’adrenalina che rischia anche di danneggiare il vivere sociale e che è incompatibile con i valori di uguaglianza e cittadinanza. Per tali ragioni l’obiettivo comune è la democrazia che ci consente di perseguire i diritti e di essere effettivamente tutti uguali. Ma ancora oggi questo obiettivo non è stato raggiunto. Il nostro sogno è la pace e il superamento degli errori verificatisi nel passato affinché, quello che è successo, non riaccada più. La testimonianza dei nostri cari superstiti ci serva per non dimenticare.