di Angel Nel Centro Diurno Dipartimentale di Selargius lo scorso 12 ottobre si è svolto l’incontro dal titolo “La Riabilitazione in Psichiatria: obiettivi di sviluppo sostenibile”, il primo di un ciclo di appuntamenti organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale che si propone di favorire il confronto tra servizi ASL, Famiglie, Volontariato, Associazioni e tutte le Istituzioni del territorio.
All’evento, a cui hanno partecipato circa ottanta persone, sono intervenuti il dottor Alberto Santoru (responsabile del Servizio Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale della ASL8), il dottor Augusto Contu (direttore del DSM), la dottoressa Irma Dessì (psichiatra del Servizio Riabilitazione), la dottoressa Miriam Picciau (psicologa del Servizio Riabilitazione), insieme ad alcuni utenti e familiari.
“Come Dipartimento di Salute Mentale ci occupiamo di riabilitazione bio-psico-sociale, un modello che sta prendendo il posto di quello bio-medico”, ha affermato il dottor Santoru. “La problematica della sofferenza mentale deve essere infatti guardata da più punti di vista, attraverso un modello aperto in grado di tenere conto di parametri biologici, famigliari e riguardanti lo stigma sociale. Solo questo modello può portare alla prevenzione o alla riabilitazione. Quindi l’intervento medico può avvenire con un percorso personalizzato, evitando di intervenire in modo estemporaneo”.
“La mission del Dipartimento è di favorire l’abbandono della non cultura dell’esclusione e dell’indifferenza presenti nella società per approdare a quella della condivisione e dell’appartenenza”, ha proseguito Santoru. “Si parla spesso di cultura dell’inclusione e dell’integrazione ma quando questa fallisce è la cultura dell’appartenenza ad un gruppo che può consentire alla persona con sofferenza mentale di partecipare pienamente alla vita sociale”.
“La riabilitazione psichiatrica quindi può avvenire alla luce di un percorso comprendente un insieme di interventi tra loro congruenti. È auspicabile che gli interventi avvengano sulla base di un primo incontro durante il quale si stabiliscono dei parametri di intervento per la terapia. A questo punto – ha concluso Santoru – sarà possibile fare riabilitazione psichiatrica nonché prevenzione”.
Un messaggio, quest’ultimo, che è stato ribadito anche dal dottor Augusto Contu: “È necessario ritrovare, per la persona con sofferenza mentale, un’autonomia su misura, appunto ottenibile con dei percorsi di gruppo”.
“Esiste purtuttavia negli ambienti sanitari, fermo restando il modello bio-psico-sociale, un’impronta molto bio ovvero la tendenza a fare riferimento prioritario ai parametri biologici”, ha aggiunto la dottoressa Irma Dessì. “Seguendo i percorsi su misura, la persona con sofferenza mentale può riappropriarsi del potere di scegliere e praticare uno stile di vita significativo. Per questo motivo, il Dipartimento propone ai propri utenti una serie di attività: training metacognitivi, laboratori, abitare condiviso, inserimenti lavorativi di tipo riabilitativo, vita indipendente. Chiaramente, queste attività sono integrate dalla farmacoterapia, costituita da una nuova generazione di farmaci più efficaci e con minori effetti collaterali”. In questo modo, il cambiamento agisce nelle dinamiche di gruppo generando così un circuito positivo”.
Per il sofferente mentale si possono così aprire le porte per un inserimento lavorativo di tipo riabilitativo. “Tale genere di percorso viene perseguito dal Dipartimento da circa una decina d’anni e viene considerato un sistema di inserimento sociale ovviamente molto potente”, ha spiegato la dottoressa Miriam Picciau. “Per l’inserimento lavorativo occorre molta competenza e rigore metodologico da parte degli operatori preposti. Alla fine del percorso di inserimento, che prevede tra l’altro consapevolezza dei propri limiti, l’obiettivo raggiunto sarà un’autonomia il più possibile completa”.
Con questo approccio hanno concordato gli utenti e i famigliari degli utenti intervenuti nel corso del dibattito, consapevoli del fatto che una impostazione del genere può aprire nuove prospettive di cura.
Guarda l’Intervento del dott. Augusto Contu: https://youtu.be/DzoBDVU-mcY
Guarda l’Intervento del dott. Alberto Santoru: https://youtu.be/n7ecwYZPZZU
Guarda l’Intervento della dott.ssa Irma Dessì: https://youtu.be/yTZR7Nbp5h0
Guarda l’Intervento della dott.ssa Miriam Picciau: https://youtu.be/RSzN1XstxLw
Guarda l’Intervento di Angela: https://youtu.be/n0wNiTi4WMk
Guarda l’Intervista al dott. Augusto Contu: https://youtu.be/yWwaO4ZxJA4
Guarda le Interviste ai Partecipanti: https://youtu.be/5JpVImLJQng